Libri consigliati

Seduzione Ebook
Tecniche di seduzione rapida e comunicazione per ogni sesso
PNL Ipnosi
Raggiungi l'eccellenza con i segreti dei più grandi geni
Lettura Veloce
Triplicare la tua velocità di lettura e sviluppare la memoria
AUTOSTIMA.NET: PNL E CRESCITA

mercoledì 30 aprile 2008

Il libro "METTI IN PRATICA QUELLO CHE SAI"di Ken BLANCHARD

Vorrei consigliare a tutti la lettura del valido libro "METTI IN PRATICA QUELLO CHE SAI - Non basta sapere, bisogna anche AGIRE" di Ken Blanchard, Paul J. Meyer e Dick Ruhe (ediz. Sperling e Kupfer).
Il titolo originale è "Know can do!", ossia "Io SO, dunque POSSO FARE!".
Ken Blanchard è un consulente manageriale conosciuto in tutto il mondo. E' autore o coautore di dodici libri, incluso il bestseller L'One Minute Manager.
Secondo gli autori moltissime persone non riescono a mettere in pratica le conoscenze teoriche e quindi non migliorano concretamente la propria vita. Ci sono TRE CAUSE:

1) Prima causa: il sovraccarico di informazioni.
Rimedio: applicare la filosofia "DI MENO MA PIU' SPESSO" (focalizzazione e RIPETIZIONE)

2) Seconda causa: il filtro negativo (spesso abbiamo un atteggiamento troppo negativo che non ci permette di filtrare in modo adeguato le informazioni).
Rimedio: ASCOLTARE con atteggiamento aperto e POSITIVO (ascoltare senza pregiudizi e preconcetti, con il desiderio di imparare cose nuove, con aspettative positive, con la penna in mano per prendere appunti, pronti a prestare attenzione non solo a ciò che viene detto, ma anche a ciò che questo stimola nella nostra immaginazione, pronti a valutare come SFRUTTARE NELLA PRATICA quanto si apprende).

3) Terza causa: la mancanza di FOLLOW-UP ( molti non possiedono un PIANO DI FOLLOW-UP da seguire dopo l'apprendimento teorico e così ritornano alle vecchie abitudini).
Rimedio: sottolineare gli aspetti positivi per creare dei vincenti.
"Per modificare i comportamenti e conseguire i risultati voluti occorrono
- UN PERCORSO STRUTTURATO
- UN SUPPORTO
- il SENSO DI RESPONSABILITA' PERSONALE.
La cosa più utile è iniziare SUBITO la PRATICA.
Prima inizi a UTILIZZARE CONCRETAMENTE i nuovi concetti che hai studiato, più possibilità hai di conseguire una piena padronanza".

martedì 29 aprile 2008

Come cambiare la tua immagine di te stesso?

I nostri pensieri e comportamenti sono determinati principalmente dal nostro sistema di credenze. Le nostre convinzioni su noi stessi (come ci vediamo) giocano un ruolo importante nel modo in cui interagiamo con gli altri: ciò dà forma all'immagine che proiettiamo all'esterno.
Il "quadro dell'identità" è un potente strumento motivazionale che ti permette di rafforzare le tue caratteristiche positive e di trasformare gli aspetti negativi in positivi.
Infatti esso riunisce tutti i benefici delle due più diffuse tecniche motivazionali (visualizzazione e affermazioni positive). Ecco come usarlo:

1) Fai una lista dei tuoi PUNTI DI FORZA

Scrivi una lista delle tue qualità e capacità più potenzianti (che possono aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi).

2) Aggiungi i punti di forza che vuoi acquisire

Una volta che hai deciso quale obiettivo vuoi perseguire, CHIEDITI:
- Chi ho bisogno di diventare allo scopo di realizzare questo obiettivo?
- Quali tratti caratteriali mi piacerebbe acquisire?
- Quali altre capacità (abilità) vorrei sviluppare?
- Che tipo di persona voglio essere?
Scrivi le risposte a queste domande.

3) Crea il tuo "quadro dell'identità"

- Metti la tua fotografia preferita nel centro di una grande cornice
- Scrivi in alto (usando un segnalibro o un'etichetta):
"Questo è chi io scelgo di essere" o "Chi sono io?
- Metti intorno alla tua immagine tutte le parole che avevi scritto nella lista dei tuoi punti di forza (tutte le tue qualità positive): così sarà più facile cambiare le tue credenze negative su te stesso.

4) Imprimi bene tutto nel tuo subcosciente!
Appendi al muro il tuo "quadro dell'identità" (preferibilmente dove puoi vederlo quando ti alzi, al mattino, e prima di coricarti, la sera). Trascorri almeno 5 minuti al giorno leggendo tutte le tue caratteristiche positive scritte sul tuo "quadro dell'identità".
Crea una FORTE EMOZIONE GIOIOSA perchè tu sei già questa persona (questa tecnica è più efficace se si pronunciano le parole AD ALTA VOCE).
Non ti renderai conto del tuo potenziale finchè non riconoscerai la persona che sei e comincerai a trasformarti nella persona che desideri diventare...
"Soltanto un fantasma volteggia attorno al proprio passato e spiega se stesso con la vita che ha già vissuto.
Tu non sei quale in precedenza hai deciso di essere, MA QUALE OGGI SCEGLI DI ESSERE".
(Wayne Dyer)
http://langolodelpersonalcoaching.blogspot.com/




lunedì 28 aprile 2008

IL METAMODELLO: il modello linguistico della PNL

Il metamodello in PNL si definisce come "un modello di precisione linguistica per la raccolta delle informazioni e per l'ampliamento dello spazio di soluzione dei problemi".
In parole povere, è un insieme di domande che servono per chiarire alcuni aspetti della comunicazione che riceviamo: si entra nella "mappa del mondo" (percezione soggettiva) dell'interlocutore, per poi aiutarlo ad allargarne i confini.
Il metamodello è in realtà una lista di strutture linguistiche ritenute "mal formulate", e quindi le cosiddette "VIOLAZIONI del metamodello" NON sono frasi che violano il metamodello, ma bensì le strutture linguistiche elencate nel metamodello.
Le parole che utilizziamo (strutture superficiali) riflettono in modo solo parziale i pensieri di chi parla (strutture profonde). La tecnica del metamodello permette, utilizzando le informazioni acquisite tramite specifiche domande, di scoprire la struttura profonda di ogni individuo e di comprenderne realmente il punto di vista, al fine di abbattere le barriere comunicative ed entrare maggiormente in sintonia con qualsiasi tipo di interlocutore.
Ecco l'elenco delle violazioni del metamodello (con le relative "domande antidoto"):

1) Confronti (paragoni e giudizi): Rispetto a chi o a che cosa?
Chi parla fa un confronto ma non specifica su che base lo sta facendo (es. "Questo è il miglior computer sul mercato"). Dobbiamo chiedere:"Quale mercato?" e "Secondo quale metro di giudizio è il migliore? Per prezzo, prestazioni o cos'altro?".

2) Quantificatori universali: Mai? Sempre?
Si ha una drastica generalizzazione (es. "Il lavoro d'ufficio non viene mai finito in tempo"). Possiamo domandare:"Il lavoro d'ufficio non è MAI stato finito in tempo, neppure una volta?".

3) Regole non discusse: In quale altro modo?
Chi parla vuole conformarsi a una regola che è sempre stata rispettata. Potremmo fare domande con lo scopo di APRIRE NUOVE POSSIBILITA', come "In quale altro modo si potrebbe farlo?" e "Che cosa succederebbe se lo si facesse in maniera diversa?".

4) Nomi non specificati: CHI o cosa specificatamente?
Se ci dicono "Alcune persone si sono fatte male", dobbiamo chiedere:"CHI si è fatto male?".

5) Verbi non specificati: COME specificatamente?
Non si identificano azioni specifiche: tornando all'esempio precedente, dovremmo anche domandare:"Come hanno fatto queste persone a farsi male?".

6) CAUSA ed EFFETTO: Come X causa Y?
Es. "Mi innervosisco molto (effetto) quando sei in ritardo (causa)". Come può il comportamento di qualcuno controllare le emozioni di chi parla?

7) Equivalenza complessa: Come X è uguale a Y?
Si nominano due oggetti distinti che vengono trattati come se fossero la stessa cosa:"Non hai telefonato. Cosa ho fatto di sbagliato?".
Perchè il non telefonare implica che si è fatto qualcosa di sbagliato?

8) Assenza d'indice referenziale: Chi sono loro?
Es. "A loro non piacerà". Chi sono loro? Che cosa non gli piacerà?

9) Performativo mancante: chi lo dice?
Chi parla riporta un giudizio senza specificarne la fonte:"La gente dovrebbe esprimere opinioni solo se ben informata". Chi lo dice?

10) Lettura del pensiero (o lettura della mente): Come fai a sapere che...?
Chi parla dà per scontato che quello che crede di sapere su qualcun altro sia vero:"Vuoi farmi sfigurare di fronte al capo". Cosa te lo fa pensare?

11) Operatori modali:
A) Operatori modali di necessità (es. "Dovrei iniziare dall'ABC". Cosa accadrebbe se...?)
B) Operatori modali di possibilità (es. "NON POSSO farlo". Chi o cosa impedisce di...?)

12) Nominalizzazione (dal nome al verbo): Quando?
Es. "La nostra relazione con questo cliente non è buona". Quando non è buona? Quali aspetti dell'interazione con questo particolare cliente non sono soddisfacenti?

13) Presupposizione (o presupposti): Cosa ti porta a credere che...?
Si dice qualcosa che presuppone che una seconda affermazione, non espressa, sia vera, mentre potrebbe non esserlo. Es. "Non creare altri problemi". (dà per scontato che la persona abbia già causato altri problemi in passato).

14) Semplice CANCELLAZIONE: In che senso?
Chi parla omette alcune informazioni essenziali:"Le cose hanno decisamente iniziato a migliorare!". In che senso sono migliorate? Cosa, in particolare, inizia a migliorare?
Questo schema è stato adattato dal libro "Sviluppare le proprie capacità con la PNL".
(Raffaele Ciruolo, http://langolodelpersonalcoaching.blogspot.com/ )

sabato 12 aprile 2008

Come creare e sviluppare la tua mailing list 2

L'e-book Come creare e Sviluppare la tua mailing list è adesso disponibile nella sua seconda edizione con molti più contenuti ma a prezzo invariato.

Saper usare una mailing list è il modo mogliore per fare vero business on line e aumentare le proprie vendite.

Questo e-book spiega in modo chiaro e con alcuni esempi come si gestisce una mailing list, come si scrivono i messaggi ai propri iscritti, come ottenere nuovi iscritti e tanto altro.

Se vuoi aumentare le tue vendite su internet devi assolutamente leggere questo e-book.

Come creare e sviluppare la tua mailing list

Link per guadagnare

Ebook
I Migliori Ebook Crescita Personale, Professionale, Finanziaria
Affiliazione
Vuoi Guadagnare? Iscriviti Subito al Programma di Affiliazione
Autore?
Pubblica Online il Tuo Ebook! Il 60% è per te! Ottime Vendite!
AUTOSTIMA.NET: PNL & CRESCITA