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lunedì 28 aprile 2008

IL METAMODELLO: il modello linguistico della PNL

Il metamodello in PNL si definisce come "un modello di precisione linguistica per la raccolta delle informazioni e per l'ampliamento dello spazio di soluzione dei problemi".
In parole povere, è un insieme di domande che servono per chiarire alcuni aspetti della comunicazione che riceviamo: si entra nella "mappa del mondo" (percezione soggettiva) dell'interlocutore, per poi aiutarlo ad allargarne i confini.
Il metamodello è in realtà una lista di strutture linguistiche ritenute "mal formulate", e quindi le cosiddette "VIOLAZIONI del metamodello" NON sono frasi che violano il metamodello, ma bensì le strutture linguistiche elencate nel metamodello.
Le parole che utilizziamo (strutture superficiali) riflettono in modo solo parziale i pensieri di chi parla (strutture profonde). La tecnica del metamodello permette, utilizzando le informazioni acquisite tramite specifiche domande, di scoprire la struttura profonda di ogni individuo e di comprenderne realmente il punto di vista, al fine di abbattere le barriere comunicative ed entrare maggiormente in sintonia con qualsiasi tipo di interlocutore.
Ecco l'elenco delle violazioni del metamodello (con le relative "domande antidoto"):

1) Confronti (paragoni e giudizi): Rispetto a chi o a che cosa?
Chi parla fa un confronto ma non specifica su che base lo sta facendo (es. "Questo è il miglior computer sul mercato"). Dobbiamo chiedere:"Quale mercato?" e "Secondo quale metro di giudizio è il migliore? Per prezzo, prestazioni o cos'altro?".

2) Quantificatori universali: Mai? Sempre?
Si ha una drastica generalizzazione (es. "Il lavoro d'ufficio non viene mai finito in tempo"). Possiamo domandare:"Il lavoro d'ufficio non è MAI stato finito in tempo, neppure una volta?".

3) Regole non discusse: In quale altro modo?
Chi parla vuole conformarsi a una regola che è sempre stata rispettata. Potremmo fare domande con lo scopo di APRIRE NUOVE POSSIBILITA', come "In quale altro modo si potrebbe farlo?" e "Che cosa succederebbe se lo si facesse in maniera diversa?".

4) Nomi non specificati: CHI o cosa specificatamente?
Se ci dicono "Alcune persone si sono fatte male", dobbiamo chiedere:"CHI si è fatto male?".

5) Verbi non specificati: COME specificatamente?
Non si identificano azioni specifiche: tornando all'esempio precedente, dovremmo anche domandare:"Come hanno fatto queste persone a farsi male?".

6) CAUSA ed EFFETTO: Come X causa Y?
Es. "Mi innervosisco molto (effetto) quando sei in ritardo (causa)". Come può il comportamento di qualcuno controllare le emozioni di chi parla?

7) Equivalenza complessa: Come X è uguale a Y?
Si nominano due oggetti distinti che vengono trattati come se fossero la stessa cosa:"Non hai telefonato. Cosa ho fatto di sbagliato?".
Perchè il non telefonare implica che si è fatto qualcosa di sbagliato?

8) Assenza d'indice referenziale: Chi sono loro?
Es. "A loro non piacerà". Chi sono loro? Che cosa non gli piacerà?

9) Performativo mancante: chi lo dice?
Chi parla riporta un giudizio senza specificarne la fonte:"La gente dovrebbe esprimere opinioni solo se ben informata". Chi lo dice?

10) Lettura del pensiero (o lettura della mente): Come fai a sapere che...?
Chi parla dà per scontato che quello che crede di sapere su qualcun altro sia vero:"Vuoi farmi sfigurare di fronte al capo". Cosa te lo fa pensare?

11) Operatori modali:
A) Operatori modali di necessità (es. "Dovrei iniziare dall'ABC". Cosa accadrebbe se...?)
B) Operatori modali di possibilità (es. "NON POSSO farlo". Chi o cosa impedisce di...?)

12) Nominalizzazione (dal nome al verbo): Quando?
Es. "La nostra relazione con questo cliente non è buona". Quando non è buona? Quali aspetti dell'interazione con questo particolare cliente non sono soddisfacenti?

13) Presupposizione (o presupposti): Cosa ti porta a credere che...?
Si dice qualcosa che presuppone che una seconda affermazione, non espressa, sia vera, mentre potrebbe non esserlo. Es. "Non creare altri problemi". (dà per scontato che la persona abbia già causato altri problemi in passato).

14) Semplice CANCELLAZIONE: In che senso?
Chi parla omette alcune informazioni essenziali:"Le cose hanno decisamente iniziato a migliorare!". In che senso sono migliorate? Cosa, in particolare, inizia a migliorare?
Questo schema è stato adattato dal libro "Sviluppare le proprie capacità con la PNL".
(Raffaele Ciruolo, http://langolodelpersonalcoaching.blogspot.com/ )

2 commenti:

Antonino Schiera ha detto...

Raffaele, per un appassionato come me di questi temi, ho trovato molto interessante quanto scrivi nel tuo Blog. La PNL sta entrando prepotentemente in tanti campi del vivere umano. Grandi dirigenti, manager, venditori, ma anche semplici cittadini possono trarre vantagggi da queste conoscenze. Sia a livello di salute mentale che a quello relativo al business.

Quindi complimenti per il tema scelto... ciao

Raffaele Ciruolo ha detto...

Ciao Antonino, grazie per il commento! Se ti interessano queste tematiche continua a seguirmi e ti prometto aggiornamenti costanti!
Cordiali saluti.
Raffaele

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