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lunedì 5 maggio 2008

Laureati in tv

Ieri in tv, in una delle trasmissioni televisive più seguite della domenica, ho sentito parlare diversi giovani, laureati e con diversi Master. Si lamentavano del fatto che non riuscivano a trovare lavoro. Dicevano che per questo erano costretti a vivere con i propri genitori. Alcuni avevano oltre 30 anni.

Davano la colpa di tutto questo alle istituzioni, alle aziende o agli immigrati. Alcuni dicevano che non avrebbero mai lavorato, dopo aver studiato tanto, per guadagnare solo 1000 Euro al mese.
Sentire queste cose mi ha fatto riflettere molto. Ancora adesso non riesco a capire come sia possibile che certe persone, oltretutto giovani laureati, facciano ancora questo tipo di ragionamenti.

Che il posto fisso sia difficilissimo da trovare per tutti ormai è assodato da parecchi anni. Ma che un laureato non sappia come entrare nel mondo del lavoro mi sembra veramente assurdo.

Neanche i nostri nonni ragionavano in questo modo. All'epoca, malgrado la diffusa ignoranza, le persone si rimboccavano le maniche e si inventavano un lavoro. Oppure facevano lavori umili, cosa che oggi non vuole fare più nessuno.

Si presuppone che un laureato abbia tante conoscenze, sicuramente superiori alla media delle persone. Ma come è possibile che non sappia sfruttarle per crearsi un lavoro?

Se non si trova un posto fisso non serve a niente lamentarsi e dare la colpa al mondo. Basta un minimo di fantasia e tanta voglia di fare sul serio per riuscire a fare qualcosa di buono per il proprio futuro.

Mettersi in proprio è sicuramente la cosa migliore da fare, soprattutto per chi ha studiato tanto. Ma per un lavoro imprenditoriale tradizionale non c'e' dubbio che ci vogliono tanti soldi da investire.

Probabilmente molti giovani laureati, proprio perchè hanno dovuto passare gran parte della loro vita sopra i libri, non hanno avuto il tempo per scoprire le tantissime opportunità che oggi offre la rete.

Molta gente pensa ancora che internet sia solo chat, email e siti porno. Le opportunità di business che si possono sfruttare, per molti neanche esistono.

Soprattutto per chi ha vaste conoscenze su argomenti specifici, internet è una grande fonte di guadagno. E la cosa bella è che non servono investimenti per iniziare un'attività sul web.

Chi segue le mie newsletter e questo blog sa di cosa sto parlando. L'importante è conoscere gli strumenti, per lo piu' gratuiti, che abbiamo a disposizione con internet e le tecmiche migliori per fare business. E per questo basta semplicemente studiare qualche buon e-book.

E non dirmi che gli e-book costano tanto. Sai quanto costa un testo universitario?

Ovviamente non serve una laurea per guadagnare con internet. Serve soltanto tanta voglia di imparare. La laurea comunque aiuta molto.

Mi farebbe piacere leggere un tuo commento su quanto ho scritto.

Alla prossima.

10 commenti:

Raffaele Ciruolo ha detto...

Sono d'accordo con le tue osservazioni e anch'io credo che oggi internet offra ottime occasioni di guadagno: tuttavia non è così facile come molti dicono, ma bisogna formarsi, prima di tutto, e poi applicarsi con impegno e costanza.
Per chi cerca lavoro, consiglio il training on line del noto coach Luigi Di Salvo "Come trovare il lavoro che vuoi", http://www.cometrovarelavoro.com/?a_aid=21dc4fdc

frtot1952 ha detto...

Condivido molto di quello che hai scritto sul blog. Ma consentimi alcune precisazioni. Molto spesso diamo per scontato che chi ha una laurea è padrone delle nuove tecnologie. Questo significa non tener conto dei vari tipi di intelligenza o di specializzazioni. Non dimentichiamo che quello che è semplicissimo fare per una persona , anche non colta, può diventare impossibile per altri, magari con grossa cultura, a causa dell'assenza di preparazione adeguata alle varie operatività da svolgere.
Per questo motivo , e anche a causa della diversità caratteriale, ci sono persone che riescono ad inventarsi qualcosa per lavorare, ed altre che , anche con due lauree , non ce la fanno. Ma questo non significa che queste persone non abbiano gli strumenti per lavorare. Semmai questo è un grande enigma esistente nella scuola italiana. In pratica si studia teoria, ma non si parla di inserimento nel mondo del lavoro. Chi scrive ha girato e gira in lungo e in largo il mondo. Ho avuto modo di osservare le sucole di vario grado in parecchi stati del mondo. Vi assicuro che sono totalmente diverse da quella Italiana.Vorrei con questo commento aprire un serio dibattito su questo tema. Grazie comunque per l'opportunità che mi hai offerto con il tuo commento alla trasmissione di ieri sera. Un saluto
Francesco Toto

Aljoscia Dalla Pozza ha detto...

Bè che dire Aldo, sono d'accordo con te, sinceramente anch'io fino a circa 8-9 mesi fa, ero impegnato totalmente nello studio presso la mia università, poi ho iniziato a scoprire le varie possibilità di guadagno tramite internet. Purtroppo c'è da dire che ci sono pochi testi validi per chi vuole iniziare a formarsi in questo senso. Nel mio caso ho acquistato un paio di ebook che spiegano qualcosa a riguardo e attualmente sto studiando un po' di posizionamento nei motori di ricerca (molto difficile).
In questi mesi ho capito che le possibilità di guadagno online ci sono, ma senza impegno, costanza e dedizione non si riusciranno mai a raggiungere gli obbiettivi desiderati. All'inizio prendevo tutto questo un po' come un gioco, ma i guadagni erano e sono ancora piuttosto bassi, ma a differenza di prima sto cercando di formarmi adeguatamente. Ormai ho preso tutto molto più seriamente e un giorno raccoglierò sicuramente i frutti.
Il problema principale è che sono ancora molte le persone che non vedono internet come una possibilità di guadagno, ma lo usano solo per chattare e altro.

jean61 ha detto...

io penso che chi ha studiato non e' detto che sia un cervellone,e lo dico perche' ne frequento tanti .anzi spesso sono degli emeriti imbecilli,gente capace di studiare ma non di apprendere solo per avere quel pezzo di carta.dovrebbero essere ls forza trainante di radicali cambiamenti della societa',e invece non sono nulla e non fanno nulla,pero' pretendono il lavoro su misura.a spaccare pietre tutti quanti li manderei.qualcuno mi deve spiegare perche' gli interinali nella mia azienda sono tutti extracomunitari,e non italiani...........il mio commento e' un po cattivo pero' questa e' la realta'

Aldo ha detto...

Secondo il mio modesto parere, non è solo la scuola il problema.

Di solito per prendersi la laurea ci vogliono un sacco di soldi per libri, tasse, ecc.

Ci sono giovani che hanno la fortuna di avere una famiglia benestante che paga tutto. Altri invece sono costretti a lavorare già prima dei 18 anni per pagarsi gli studi, magari guadagnando anche meno di 500 Euro al mese.

E' ovvio che questi ultimi saranno più motivati a lavorare dopo la laurea, facendo anche sacrifici per crearsi un buon reddito.

Invece, chi ha la famiglia benestante, non avrebbe motivo di fare sacrifici. Meglio non fare nulla che lavorare per 1000 Euro al mese. E questi sono poi quelli che a 35 anni e oltre si lamentano di non trovare lavoro.

Chi ha veramente bisogno, soprattutto se laureato, lo trova il modo di lavorare.

E poi dipende anche dagli obiettivi che ognuno si pone. Chi non ha obiettivi difficilmente farà qualcosa di buono. Guadagnare almeno 3000 Euro al mese con un posto fisso non è un obiettivo realistico, eppure è quello che vogliono tanti laureati.

Se invece il proprio obiettivo è quello di crearsi una famiglia, avere dei figli e fare una vita più che dignitosa, allora si trova la forza e il modo per guadagnare i soldi necessari, soprattutto se il desiderio è forte.

Voi che ne pensate?

Alex68 ha detto...

Non credo che tutto si possa risolvere con Internet.

Faccio una premessa, negli anni 1998 - 1999 si è avuta una grande aspettativa nella cosidetta "New Economy" ovvero negli investimenti basati sulle nuove tecnologie informatiche e telematiche.

Molte Aziende Italiane sembravano veramente proiettate in un futuro smagliante, esempio Tiscali che ha centuplicato il suo capitale.
Insomma si credeva che le nuove tecnologie fossero il nuovo miracolo "non solo italiano ma mondiale" la nuova era "d'oro" del terzo millennio.
Purtroppo, però ci si è resi conto che la "new economy" aveva dei grossi limiti, le infinite possibilità di espansione dei nuovi settori (telecomunicazioni, internet, business on line) non erano poi così infinite, il mercato stesso non poteva assorbire, e non può assorbire tutta la domanda e soprattutto le aspettative.
Per ritornare al discorso principale, mi sembra che Aldo faccia lo stesso errore, ovvero credere che Internet abbia possibilità di sfruttamento economico illimitato, che comunque sia accessibile a tutti, commettendo l'errore a mio avviso soprattutto quando si riferisce ai "laureati", come se i laureati abbiano già in essi una professionalità "Business On Line".
Parto dal presupposto che "riuscire a guadagnare" grazie ad internet sia, si possibile, e che internet abbia grandissime potenzialità, ma credo che questo comunque sia una "professione".
Ovvero credo che non perchè un soggetto sia laureato possa guadagnare attraverso Internet!
Ovvero se lo stesso unisce in se le due professionalità anzi meglio dire i due "saperi" Studio "laurea" e Studio "Internet comunicazione, marketing, linguaggi, ecc." allora si, può ottenere grandi vantaggi.
Ma un laureato, magari in medicina, che ha utilizzato internet soltanto per ricerche in siti specialistici, o che si sia battuto la tesi con un editor, possa trarne profitto dallo stesso sic et simpliciter, No, non credo.
Non perchè non sia riuscito ad entrare in Ospedale ed a svolgere la sua professione (medico) possa così damblè diventare un "Internet Business man" Bene secondo me questo è assolutamente errato.
Mi occupo di "internet" da oltre 12anni, ho cercato sistemi, avvolte con successo di sfruttamento economico dello stesso.
Posso comunque dire che Internet non è da "improvvisati" e che pertanto occorre acquisire una vera professionalità.
Altro discorso è invece quando Aldo si riferisce al fatto che molti "laureati" aspettano la manna dal cielo.
Su questo sono assolutamente daccordo con lui.
E' inutile aspettare il famoso "posto fisso" e nell'attesa guardarsi la televisione o sperare a 30 anni i 10 euro di papà.
Bisogna darsi da fare, e perchè no, incominciare ad acquisire nuove conoscenze, nuove professionalità, magari anche imparando veramente come sfruttare le potenzialità che pervengono da Internet.
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Alex
Un mio blog: http://ilpranzoeservito.blogspot.com

Aldo ha detto...

Caro Alex, ti ringrazio per il commento, anche se sei andato un po' fuori tema.

Per quanto riguarda la new economy, se la stragrande maggioranza delle aziende non ne ha tratto benefici non è certo colpa di internet. La colpa è delle stesse aziende che, per ignoranza, erano convinte che bastava mettere un sito in rete per arricchirsi. E purtroppo per loro, sono ancora convinte di questo.

Questo comunque è un argomento troppo vasto. Se volete possiamo anche aprire un nuovo post.

Che internet sia accessibile a tutti non ho alcun dubbio. Anche per fare business. Non servono anni di studi per imparare ad usare un blog, adwords, una mailing list o altri strumenti del web. E poi, se ci riesce una persona con la quinta elementare, perchè non dovrebbe riuscirci un laureato?

E' naturale che fare business su internet è una professione e bisogna imparare a farlo. Chiunque può. E chi è laureato parte avvantaggiato perchè ha conoscenze che la maggior parte delle persone non hanno.

Conoscere linguaggi di programmazione o essere esperti di webdesign non è indispensabile anche se può aiutare.

Ad ogni modo, quando ho scritto questo post, non intendevo dire che tutti i laureati devono lavorare con internet. Ci mancherebbe. Ognuno fa le sue scelte. Volevo soltanto dire che internet è alla portata di tutti e crearsi un business online noon richiede investimenti. Per questo lo consigliavo ai laureati che non sanno come lavorare.

Alex68 ha detto...

Ciao Aldo, ti ringrazio della tua celere risposta.
Non volevo uscire "fuori tema", come dici tu, infatti avevo utilizzato la frase: "faccio una premessa".
Volevo soltanto farti notare come molti economisti e non solo, avevano riposto male le loro aspettative, nella "new economy". Fenomeno oggi molto ridimensionato.
L'indice di questo ridimensionamento è stato messo in luce proprio dalle "borse valori".
Non metto in dubbio che il "Laureato" abbia in se (almeno si spera) maggiori conoscenze, di chi ha conseguito la quinta elementare.
Ma chi ha conseguito la quinta elementare magari ha dedicato la propria vita (magari soltanto gli ultimi 10-12 anni) ad acquisire una professionalità "internauta".
Non sono della stessa idea quando affermi che :"Non servono anni di studi per imparare ad usare un blog, adwords, una mailing list o altri strumenti del web".
Vero è che ognuno può imparare ad usare un blog, adwords ecc. ma proprio questo imparare comporta acquisire una nuova professionalità, ma non tutti sono disposti ad imparare questa professionalità e non si può neanche pretendere che sia così, quando magari hanno impiegato anni per acquisirne un'altra (laurea) sperando legittimamente di ricavarne i frutti del loro sacrificio.
Altra cosa tengo a ribadirlo è l'oziare nell'attesa del posto fisso.
Ma non puoi pretendere che chiunque (soltanto magari perchè laureato) possa rivolgersi ad internet come surrogato dei propri studi e per mantenersi economicamente.
Paradossalmente è come se mi dicessero, visto che non trovi lavoro come Informatico vai a fare il contadino.
Tutti possono fare il contadino e vivere dei frutti della terra, ma sicuramente dovrò imparare a zappare la terra, ad ararla, a concimarla, a sapere in quale stagione piantare le zucchine al posto che ne so dei cavoli, insomma dovrei anche se in maniera elementare imparare nuovi concetti (una nuova professionalità) e non è detto che sarei disposto ad impararla, soltanto perchè non trovo lavoro da "Informatico".
Spero di aver chiarito il mio pensiero.
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Alex
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Uno dei miei Blog: http://ilmiobalcone.blogspot.com

Aldo ha detto...

Probabilmente non sono stato chiaro. Non ho mai detto che un laureato debba per forza lavorare con internet. Ho detto che internet è un'ottimo strumento per crearsi un'attività e alla portata di tutti. Oltrretutto senza il bisogno di fare investimenti.


Non c'è dubbio che qualunque attività, anche online, ha bisogno di un periodo di appendimento. Ma anche un laureato ha bisogno di imparare a fare il mestiere per il quale ha studiato per molti anni. La professionalità di un medico o di un ingegnere non viene certo dall'università ma dall'esperienza che si fa lavorando.

Lo stesso vale per chi vuole guadagnare con internet. Non è che uno dice "adesso faccio internet marketing" e diventa un esperto. C'è tanto da imparare e ci vuole tempo per crearsi un'attività seria.

A mio parere, meglio imparare a guadagnare con il web che lamentarsi di non trovare lavoro.

Alex68 ha detto...

Si forse alla fine dicevamo le stesse cose fraintendendoci.
Saluti.
Alex
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Un mio blog:
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